Eretto nel 1598 come chiesa comunale e poi adibito a monastero, l’edificio rimase proprietà dell’ordine delle Clarisse fino all’inizio del diciannovesimo secolo.
Venne poi convertito a edificio civile per usi militari per poi diventare casa di ricovero e, infine, nel ventesimo secolo USL. Con lo scorrere degli anni i suoi muri si arricchiscono di storie da raccontare e di opere d’arte da ammirare. Il salone centrale, una volta chiesa interna della struttura nel sedicesimo secolo, ancora oggi custodisce un soffitto a cassettoni lignei con fregi dorati e un doppio ordine di colonne a capitelli corinzi.
Nel piano superiore, invece, il soffitto è decorato da un affresco tripartito del pittore Giovan Battista Canal, eseguito intorno al 1802.
Tra le mura di Parco Clarisse, l’arte si è conservata fino ai nostri giorni e grazie a un sapiente restauro, resterà a disposizione di chi vorrà ammirarla.